giovedì 21 marzo 2013

"Alimentazione ayurvedica"

Scritto da Dott.ssa Pispisa
11 gen 2011


L’Ayurveda è una scienza medica sacra indiana.

Le origini storiche dell’ayurveda si perdono indietro nei secoli.
Si tende a datare infatti le origini storiche dell’ayurveda a ritroso fino a 6000 anni fa. Secondo l’Ayurveda il corpo fisico è pervaso da tre dosha (energie vitali) in proporzioni diverse. Questi determinano tramite il loro stato di equilibrio o squilibrio rispetto alla costituzione individuale, lo stato di benessere o malattia dell’individuo.
Ogni dosha è composto da due elementi ed ha determinate qualità che li caratterizzano.

I tre dosha sono:










Vata (forza di eliminazione)
composto da spazio e aria, è il principio del movimento, legato a tutto ciò che è movimento nel corpo (sistema nervoso, respirazione, circolazione sanguigna..). Le sue qualità sono: freddezza, secchezza, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, durezza, ruvidezza e fluidità. La sua sede principale è il colon.
Pitta (forza di combustione)
composto da fuoco e acqua, è il dosha legato alla trasformazione, alla digestione intesa sia a livello fisico (stomaco, fuoco digestivo) che mentale (elaborazione delle emozioni). Le sue qualità sono: caldo, untuoso, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, morbidezza, levigatezza, chiarezza e fluidità. La sua sede principale è l’intestino tenue.
Kapha (forza di assimilazione)
composto da acqua e terra, è il dosha legato alla coesione, al tener unito, è proprio dei fluidi corporei, lubrifica e mantiene il corpo solido ed uniforme. Le sue qualità sono: freddezza, umidità, pesantezza, grossolanità, stabilità, opacità, morbidezza, levigatezza e densità.
I dosha consentono di classificare le tendenze psico-fisiche presenti nel corpo e le disfunzioni che ne possono derivare.
Secondo l’ayurveda le patologie nascono quando si vengono a creare degli squilibri nei dosha; per guarire bisogna trovare i rimedi atti a ristabilire l’equilibrio perso.

LE PERSONALITA’ AYURVEDICHE

Secondo l’Ayurveda anche la fisionomia degli essere umani viene distinta secondo le 3 costituzioni dosha: pitta, vata, e kapha, ognuna delle quali prevede determinate caratteristiche fisiche e psicofisiche e per le quali è studiata anche un’apposita alimentazione.

INDIVIDUO PITTA: generalizzando e approssimando alquanto, possiamo dire che l’individuo Pitta di solito ha i capelli chiari, è di costituzione media, è intelligente, determinato, organizzato, coraggioso e tende alla leadersheap.
Può soffrire di ulcera, acne e emorroidi e spesso è soggetto ad attacchi di collera e a scatti di aggressività.
INDIVIDUO VATA: la persona Vata è snella, ha la pelle secca, è attiva, vivace, creativa e flessibile.
Può soffrire di insonnia, disturbi nervosi, problemi digestivi e stati d’ansia.
INDIVIDUO KAPHA: la persona Kapha ha una struttura ossea pesante e un corpo forte, ha un carattere calmo e rilassato, ama dormire ed è piuttosto avaro e geloso.
I problemi che di solito affliggono l’individuo Kapha sono il sovrappeso, l’obesità la pigrizia, le allergie, l’ipercolesterolemia, la depressione e la difficoltà ad accettare i cambiamenti.


ALIMENTAZIONE AYURVEDICA

L’ayurveda non prescrive diete, ma consiglia di mangiare di tutto, con un occhio alla costituzione dosha e con una particolare attenzione ai sapori.
Secondo l’Ayurveda ogni sapore ha un suo effetto sull’organismo.
SAPORE DOLCE: stimola il pancreas, è calmante del carattere e dell’appetito (frutta, lattosio, zucchero di canna, miele, cereali, patate, gli oli e i grassi).
SAPORE ACIDO: stimola le ghiandole gastriche, stimola la secrezione salivare e favorisce il senso di soddisfazione (agrumi, frutti di bosco, fragole, prugne, pomodori, spinaci, vino, yogurt).
SAPORE PICCANTE: stimola il metabolismo, riscalda e purifica (aglio, peperoncino, pepe, cipolle, rafano, ravanelli, prezzemolo, menta, zenzero)
SAPORE SALATO: stimola l’appetito (frutti di mare).
SAPORE AMARO: purifica e depura, stimola il fegato e la cistifellea (melanzane, cicoria, catalogna, invidia, scarola, pompelmi, rabarbaro, cetrioli, tutte le verdure a foglia scura).
SAPORE ASTRINGENTE: sedativo delle mucose, prosciugante e astringente (legumi, finocchi, carciofi, mele, pere, mirtilli, salvia, rosmarino, curcuma) .

LE TRE COSTITUZIONI DOSHA (VATA, PITTA E KAPHA) E IL CIBO

Per quanto riguarda il legame che c’è il cibo e la tipologia dosha, per l’Ayurveda l’individuo di costituzione Vata non ha mai problemi di sovrappeso, perché è snello, perde facilmente peso, quando è sotto stress non mangia e salta i pasti senza problemi.
Neppure i tipi pitta (di solito di peso normale) hanno una particolare tendenza a ingrassare, anche se a volte sono preda di attacchi di fame, spesso conseguenza di arrabbiature.
Il tipo invece che deve tenere davvero d’occhio la tavola è kapha. Ha una costituzione robusta, ingrassa facilmente sia perché mangia troppo, si butta sul cibo sotto stress, sia perché non elimina facilmente scorie e tossine.


ALIMENTAZIONE VATA, PITTA E KAPHA

L’Ayurveda propone un’alimentazione specifica per ogni Dosha.
















ALIMENTAZIONE ADATTA AD UNA COSTITUZIONE VATA
  • Gusti adatti: dolce, aspro, salato – cibi caldi.
  • Gusti non adatti: pungente, astringente, amaro – cibi freddi

ALIMENTAZIONE ADATTA AD UNA COSTITUZIONE PITTA
  • Gusti adatti: dolce, amaro, astringente – cibi freschi.
  • Gusti non adatti: pungente, aspro, salato – cibi caldi

ALIMENTAZIONE ADATTA AD UNA COSTITUZIONE KAPHA
  • Gusti adatti: amaro, pungente, astringente – cibi leggeri
  • Gusti non adatti: dolce, aspro, salato – cibi fritti


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