Si è parlato molto della dieta mediterranea, anche la cosiddetta "piramide alimentare" elaborata e proposta nel 1992 dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, che si ispirava alle caratteristiche di questo tipo di dieta. L'idea era quella di ripartire in modo ottimale il quotidiano apporto calorico sui differenti nutrienti al fine di prevenire l'insorgere delle "malattie del benessere": arteriosclerosi, infarto, diabete, ipertensione, obesità, etc.
La distribuzione dei nutrienti è:
- 60% Carboidrati (cereali e derivati)
- 30% Grassi (olio di oliva, burro, etc.)
- 10% Proteine (carni, pesci, uova, legumi, etc.)
La figura geometrica, divisa in cinque aree, indica la distribuzione in frequenza e quantità di tutti gli alimenti che nell’arco della giornata devono essere assunti (i cibi alla base sono quelli che si possono utilizzare quotidianamente, mentre quelli al vertice sono quelli che è meglio limitare su base settimanale).
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